Scheda tecnicaa

PRODOTTO:
Cappero di Pantelleria I.G.P. (indicazione geografica protetta)


ORIGINE dalla pianta:

Capparis Spinosa, varietà: Inermis, cultivar: Nocellara, coltivata nell’isola di Pantelleria dai soci della Cooperativa, selezionata naturalmente, senza modificazioni genetiche


CONSERVAZIONE:

esclusivamente naturale: al sale marino


TIPOLOGIA:

suddivisione del prodotto in calibri millimetrici: dal 6/7 mm al 14 mm


QUALITÀ:

superiore, uniforme per sapore e aroma in tutti i calibri, riconosciuta Storicamente con l’attribuzione I.G.P.(Indicazione Geografica Protetta) con decreto del Ministero delle risorse alimentari del 2 Dicembre del 1993, pubblicato sulla G.U.R.I. N:302 del 27/12/93 e dalla C.E.(Comunità Europea) con Reg. N. 1107/96pubblicato sulla G.U.C.E. L148/96 del 21/06/1996


CARATTERISTICHE:

aroma intenso, forte, penetrante


COLORE:

verde scuro, via via tendente al senape


FORMA:

tondeggiante, consistente alla manipolazione


VALORI ANALITICI:

su 100 gr. di prodotto: Proteine 3,4 gr. – Carboidrati 2,8 gr., di cui zuccheri 1,9 gr. – Grassi 0,5 gr., di cui saturi 0,0 – Fibre alimentari 5,5 gr. – Sodio 12,4 gr. – Kj 124 – Kcal 29


CONTROLLI:

il prodotto è sottoposto a controllo HACCP

La Qualità superiore I.G.P.

Capperi di Pantelleria (nelle varietà: Capparis spinosa, varietà Inermis, cultivar Nocellara) sono gli unici capperi riconosciuti di qualità superiore, infatti sia il Ministero Italiano delle Risorse Alimentari con decreto 2 Dicembre 1993, pubblicato sulla G.U.R.I. N.302 del 27/12/1993, sia l’U.E.(Unione Europea) con reg.CE N.1107/96, pubblicato sulla G.U.C.E. L148/96 del 21/06/1996, hanno riconosciuto la superiore qualità con la I.G.P.(indicazione geografica protetta) che è il marchio doc. per le produzioni vegetali

Capperi di Pantelleria

Il cappero di Pantelleria è conosciuto sin dall’antichità, ne parlano infatti già autori come Dioscoride e Plinio.

Nell’isola vulcanica al centro del mediterraneo ha trovato il suo habitat ideale.

Carlo Volontè nel suo “Ricette Pratiche”, come altri innumerevoli autori, ha scritto: “Ed anzi è proprio l’Italia che vanta i migliori capperi del mondo: sono quelli dell’isola di Pantelleria, dove oltre a crescere splendidi allo stato spontaneo, i capperi vengono coltivati su ampia scala”.

Coltivazione e maturazione

Ogni contadino sceglie sempre accuratamente le piantine da mettere a dimora e individua i terreni più vocati. In questo modo si è appurato, con una esperienza maturata di generazione in generazione, che i terreni migliori sono quelli terrazzati e più esposti al sole. E infatti in tutta l’isola, ma soprattutto nella parte meridionale si può osservare l’immenso patrimonio costruito attraverso un immane lavoro, dalla costruzione nel corso di più secoli del sistema dei terrazzamenti, fatti con i muri a secco che caratterizzano in modo inconfondibile l’ambiente pantesco.

Una volta costituita la coltivazione i capperi ricevono le stesse cure riservate alla vite. Il terreno viene lavorato e concimato in inverno e i capperi vengono potati. Le piante raggiungono la piena produzione dopo circa tre anni dall’impianto. La produzione di ogni anno ha inizio alla fine di Maggio e va avanti anche fino a metà settembre. All’alba, prima che il sole spunti, ogni contadino pantesco si avviaa, con la propria famiglia, verso il proprio campo per raccogliere i preziosi boccioli, prima che fioriscano. Poi, alla fine della giornata li depone accuratamente in appositi tini a maturare lentamente, in salamoia, con procedimenti tramandati gelosamente di padre in figlio.

E’ proprio questa fase di lenta maturazione a conferire ai capperi le qualità più pregiate: aroma, sapore, fragranza, consistenza carnosa. I capperi non possono essere consumati alla stato fresco, sarebbero amari e sgradevoli al gusto.
Occorre un procedimento di maturazione a base di sale marino che avviene alla fine della raccolta di ogni giorno quando i bottoni fiorali, deposti in un tino, vengono ricoperti di abbondante sale marino grosso, circa il 40% del peso dei capperi, e mescolati continuando questa operazione ogni giorno per circa dieci giorni.

L’acqua emessa dai bottoni fiorali e il sale che si scioglie formando una salamoia molto satura che server a far maturare i capperi dopo una fermentazione di tipo lattico.
Dopo 10 giorni vengono scolati dalla salamoia e rimessi in un altro tino con aggiunta di sale marino, sempre grosso, nella misura del 20% del loro peso e movimentati e mescolati per altri dieci giorni. Alla fine di questo secondo periodo i capperi sono maturi e pronti per essere consumati.

Utilizzo e Conservazione

Quando si acquistano dei capperi è importante verificare innanzitutto che siano conservati al sale marino e se Capperi di Pantelleria è importante verificare il MARCHIO I.G.P.
La conservazione al sale marino, oltre a far si che i capperi acquisiscano e conservino le loro caratteristiche qualitative, è una garanzia per il consumatore, che così può accertarsi se sono veramente di ottima qualità.

I capperi non vanno assolutamente conservati in aceto. La conservazione aceto può essere un espediente usato da chi, per commercializzare i capperi di scarsa qualità, acquistati a poco prezzo, li insaporisce con l’aceto.Perché utilizzare un componente aromatico come l’aceto, per aromatizzare il cappero, già aromatizzato grazie alla lunga conservazione?

Per utilizzare i capperi nelle varie preparazioni in cucina non sono necessari particolari accorgimenti. Si prendono nella quantità da utilizzare e si lavano con acqua corrente, togliendo il sale di conserva, oppure se si desiderano un po’ meno salati, si lasciano in una ciotola con acqua per circa un’ora, dopodiché sono pronti per l’uso.

Per conservare i capperi, qualora siano stati acquistati in una confezione a sacchetto, basta travasarli con il sale di conserva in un barattolo di vetro e richiuderli con la capsula a vite, in modo che non perdano l’umidità, essiccandosi. Così conservati, se i capperi sono quelli di Pantelleria, possono durare anche degli anni. Manterranno sempre le loro ottime caratteristiche organolettiche.

Spedizione

Spediamo in Italia al costo, (indipendentemente dal peso), di 15,00 € iva inclusa per i pagamenti in contrassegno, e di 10,00 € iva inclusa per i pagamenti anticipati.
Per spedizioni all’estero e per avere informazioni sui costi scrivere a info@capperipantelleria.com
Tempi di consegna e modalità di spedizione
Per spedire in tutta Italia ci affidiamo a Poste Italiane – SDA con il servizio POSTE DELIVERY WEB con tempi di consegna variabili che vanno da 10 fino a 20 giorni lavorativi (da Lun. a Ven.). Nel caso non dovessi ricevere il pacco entro i tempi indicati dall’ordine, contattaci alla e-mail sopra indicata segnalandoci il problema.

Scheda tecnica

PRODOTTO Cappero di Pantelleria I.G.P. (indicazione geografica protetta)
ORIGINE dalla pianta: Capparis Spinosa, varietà: Inermis, cultivar: Nocellara, coltivata nell’isola di Pantelleria dai soci della Cooperativa, selezionata naturalmente, senza modificazioni genetiche
CONSERVAZIONE esclusivamente naturale: al sale marino
TIPOLOGIA suddivisione del prodotto in calibri millimetrici: dal 6/7 mm al 14 mm
QUALITÀ superiore, uniforme per sapore e aroma in tutti i calibri, riconosciuta Storicamente con l’attribuzione I.G.P.(Indicazione Geografica Protetta) con decreto del Ministero delle risorse alimentari del 2 Dicembre del 1993, pubblicato sulla G.U.R.I. N:302 del 27/12/93 e dalla C.E.(Comunità Europea) con Reg. N. 1107/96pubblicato sulla G.U.C.E. L148/96 del 21/06/1996
CARATTERISTICHE aroma intenso, forte, penetrante
COLORE verde scuro, via via tendente al senape
FORMA tondeggiante, consistente alla manipolazione
VALORI ANALITICI su 100 gr. di prodotto: Proteine 3,4 gr. – Carboidrati 2,8 gr., di cui zuccheri 1,9 gr. – Grassi 0,5 gr., di cui saturi 0,0 – Fibre alimentari 5,5 gr. – Sodio 12,4 gr. – Kj 124 – Kcal 29
CONTROLLI il prodotto è sottoposto a controllo HACCP

La Qualità superiore I.G.P.

Capperi di Pantelleria (nelle varietà: Capparis spinosa, varietà Inermis, cultivar Nocellara) sono gli unici capperi riconosciuti di qualità superiore, infatti sia il Ministero Italiano delle Risorse Alimentari con decreto 2 Dicembre 1993, pubblicato sulla G.U.R.I. N.302 del 27/12/1993, sia l’U.E.(Unione Europea) con reg.CE N.1107/96, pubblicato sulla G.U.C.E. L148/96 del 21/06/1996, hanno riconosciuto la superiore qualità con la I.G.P.(indicazione geografica protetta) che è il marchio doc. per le produzioni vegetali

Capperi di Pantelleria

Il cappero di Pantelleria è conosciuto sin dall’antichità, ne parlano infatti già autori come Dioscoride e Plinio.

Nell’isola vulcanica al centro del mediterraneo ha trovato il suo habitat ideale.

Carlo Volontè nel suo “Ricette Pratiche”, come altri innumerevoli autori, ha scritto: “Ed anzi è proprio l’Italia che vanta i migliori capperi del mondo: sono quelli dell’isola di Pantelleria, dove oltre a crescere splendidi allo stato spontaneo, i capperi vengono coltivati su ampia scala”.

Coltivazione e maturazione

Ogni contadino sceglie sempre accuratamente le piantine da mettere a dimora e individua i terreni più vocati. In questo modo si è appurato, con una esperienza maturata di generazione in generazione, che i terreni migliori sono quelli terrazzati e più esposti al sole. E infatti in tutta l’isola, ma soprattutto nella parte meridionale si può osservare l’immenso patrimonio costruito attraverso un immane lavoro, dalla costruzione nel corso di più secoli del sistema dei terrazzamenti, fatti con i muri a secco che caratterizzano in modo inconfondibile l’ambiente pantesco.

Una volta costituita la coltivazione i capperi ricevono le stesse cure riservate alla vite. Il terreno viene lavorato e concimato in inverno e i capperi vengono potati. Le piante raggiungono la piena produzione dopo circa tre anni dall’impianto. La produzione di ogni anno ha inizio alla fine di Maggio e va avanti anche fino a metà settembre. All’alba, prima che il sole spunti, ogni contadino pantesco si avviaa, con la propria famiglia, verso il proprio campo per raccogliere i preziosi boccioli, prima che fioriscano. Poi, alla fine della giornata li depone accuratamente in appositi tini a maturare lentamente, in salamoia, con procedimenti tramandati gelosamente di padre in figlio.

E’ proprio questa fase di lenta maturazione a conferire ai capperi le qualità più pregiate: aroma, sapore, fragranza, consistenza carnosa. I capperi non possono essere consumati alla stato fresco, sarebbero amari e sgradevoli al gusto.
Occorre un procedimento di maturazione a base di sale marino che avviene alla fine della raccolta di ogni giorno quando i bottoni fiorali, deposti in un tino, vengono ricoperti di abbondante sale marino grosso, circa il 40% del peso dei capperi, e mescolati continuando questa operazione ogni giorno per circa dieci giorni.

L’acqua emessa dai bottoni fiorali e il sale che si scioglie formando una salamoia molto satura che server a far maturare i capperi dopo una fermentazione di tipo lattico.
Dopo 10 giorni vengono scolati dalla salamoia e rimessi in un altro tino con aggiunta di sale marino, sempre grosso, nella misura del 20% del loro peso e movimentati e mescolati per altri dieci giorni. Alla fine di questo secondo periodo i capperi sono maturi e pronti per essere consumati.

Utilizzo e Conservazione

Quando si acquistano dei capperi è importante verificare innanzitutto che siano conservati al sale marino e se Capperi di Pantelleria è importante verificare il MARCHIO I.G.P.
La conservazione al sale marino, oltre a far si che i capperi acquisiscano e conservino le loro caratteristiche qualitative, è una garanzia per il consumatore, che così può accertarsi se sono veramente di ottima qualità.

I capperi non vanno assolutamente conservati in aceto. La conservazione aceto può essere un espediente usato da chi, per commercializzare i capperi di scarsa qualità, acquistati a poco prezzo, li insaporisce con l’aceto.Perché utilizzare un componente aromatico come l’aceto, per aromatizzare il cappero, già aromatizzato grazie alla lunga conservazione?

Per utilizzare i capperi nelle varie preparazioni in cucina non sono necessari particolari accorgimenti. Si prendono nella quantità da utilizzare e si lavano con acqua corrente, togliendo il sale di conserva, oppure se si desiderano un po’ meno salati, si lasciano in una ciotola con acqua per circa un’ora, dopodiché sono pronti per l’uso.

Per conservare i capperi, qualora siano stati acquistati in una confezione a sacchetto, basta travasarli con il sale di conserva in un barattolo di vetro e richiuderli con la capsula a vite, in modo che non perdano l’umidità, essiccandosi. Così conservati, se i capperi sono quelli di Pantelleria, possono durare anche degli anni. Manterranno sempre le loro ottime caratteristiche organolettiche.

Spedizione

Spediamo in Italia al costo, (indipendentemente dal peso), di 15,00 € iva inclusa per i pagamenti in contrassegno, e di 10,00 € iva inclusa per i pagamenti anticipati.
Per spedizioni all’estero e per avere informazioni sui costi scrivere a info@capperipantelleria.com
Tempi di consegna e modalità di spedizione
Per spedire in tutta Italia ci affidiamo a Poste Italiane – SDA con il servizio POSTE DELIVERY WEB con tempi di consegna variabili che vanno da 10 fino a 20 giorni lavorativi (da Lun. a Ven.). Nel caso non dovessi ricevere il pacco entro i tempi indicati dall’ordine, contattaci alla e-mail sopra indicata segnalandoci il problema.